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Un anno di formazionecoraggio e determinazione.
Un anno in cui la prospettiva di vita cambia; un’occasione di impegno diretto per toccare con mano valori come solidarietà e cittadinanza attiva.
Crescere, imparare e far parte di una squadra che lavora ogni giorno per migliorare il tessuto sociale delle comunità locali.

Essere in movimento.
Questo e molto altro è l’esperienza di Servizio Civile, che ogni anno chiama a raccolta tanti giovani dai 18 e 28 anni disposti a farsi guidare, nel limbo delle loro scelte, dal mondo della cooperazione sociale.
Dal 20 agosto è online il nuovo bando 2018 per la selezione di 53mila volontari da impiegare in progetti formativi disponibili in tutta Italia.

La Cooperativa Sociale Health&Senectus è presente con il progetto “Crescere Insieme 2” (sede Lentini), avviato dal Consorzio Sol.Co., di cui la nostra cooperativa è socia.
Cerchiamo 4 volontari, 4 sogni, 4 persone pronte a mettersi in gioco e innamorarsi non soltanto della cooperazione sociale ma del prossimo.
E 4 sono le volontarie che a ottobre 2017 hanno iniziato l’esperienza di Servizio Civile nella nostra sede: Eugenia, Stefania, Zaira e Alessia
4 storie, 4 personalità, 4 energie che da 10 mesi mettono a servizio del prossimo le loro capacità e il loro amore per il settore sociale.

Le conosceremo a tu per tu, cercando di raccontarvi con i loro occhi l’esperienza di Servizio Civile.
Apriamo questo spazio con Eugenia Munzone, 25 anni, laureata in Servizi Sociali. Tante ambizioni, prima fra tutte: diventare assistente sociale.

Fare Servizio Civile anche se non obbligatorio, perché? 
«Mi è sembrata l’occasione perfetta per intraprendere un’esperienza formativa che fosse coerente con il mio percorso di studi. Ho scelto di fare Servizio Civile anche se non obbligatorio per mettermi alla prova con qualcosa di nuovo e stimolante, riducendo quel gap che si crea spesso tra la fine degli studi e l’inserimento nel mondo del lavoro».

Di cosa ti occupi all’interno della cooperativa H&S? 
«Sin dall’inizio del mio percorso ho supportato il Centro Di Prossimità di Lentini, svolgendo attività di orientamento e counseling con l’utenza, affiancando la coordinatrice nel progetto “Staff di prossimità”. Ho partecipato anche alle attività di sostegno scolastico del servizio Tutoring con minori e alle attività del Centro Bambini e Famiglie di Lentini. Da qualche mese, sono stata inserita nel fitto programma di iniziative promosse allo SPRAR di Francofonte. Si tratta di attività di alfabetizzazione, preparazione esami, laboratori interattivi, giornate formative di cittadinanza attiva ed educazione stradale, rivolti ai beneficiari della struttura».

Da quando è iniziato il SCN, ti senti cambiata? Stai ingranando capacità e competenze da spendere nel Terzo Settore?
«Decisamente sì. La possibilità di sperimentare situazioni nuove e confrontarmi con figure professionali che operano nel Terzo Settore da tantissimo tempo sta arricchendo la mia esperienza. Sono più consapevole delle mie capacità e delle competenze necessarie da acquisire per svolgere al meglio la professione di assistente sociale. Il Servizio Civile offre inoltre un bagaglio prezioso di esperienze umane che conserverò sempre: le storie di vita che ho ascoltato e le fragilità umane con cui mi sono interfacciata mi hanno permesso di guardare il mondo con altri occhi».

Cosa vorresti fare dopo il Servizio Civile? 
«Mi piacerebbe continuare a lavorare in ambito sociale. Spero quindi che l’esperienza non sia circoscritta ai 12 mesi di Servizio Civile, ma sia un primo passo per costruire un percorso professionale nel settore».
Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.
(Anatole France) 

 #BuonaFortuna, Eugenia!