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Continua il nostro “viaggio” per conoscere le volontarie del Servizio Civile impegnate nel progetto “Crescere Insieme”, avviato dalla nostra cooperativa a ottobre 2017. La scorsa settimana abbiamo incontrato Eugenia, giovane volontaria, che sogna di diventare assistente sociale. Oggi, è il turno di Stefania Romano, 27 anni, laureata in Scienze Pedagogiche e Progettazione Educativa, che alterna l’esperienza di Servizio Civile al lavoro di pedagogista presso un istituto che si occupa di riabilitazione psicopedagogica e psicosociale in bambini con disabilità psicofisiche.
Conosciamo Stefania, provando a raccontare con i suoi occhi il Servizio Civile, un percorso formativo che permette ogni anno ai giovani dai 18 a 28 anni di vivere un’esperienza di solidarietà, mettendosi al servizio del prossimo e della comunità locale. Sono 12 mesi intensi e ricchi di emozioni, che contribuiscono a una crescita prima di tutto umana.

Anche quest’anno la Cooperativa Health&Senectus partecipa al bando 2018, presentando con il Consorzio Sol.Co, di cui la cooperativa è socia, il progetto “Crescere Insieme 2”.
Ricerchiamo 4 volontari, 4 giovani interessati a intraprendere un’esperienza formativa, innamorarsi della cooperazione sociale e diventare cittadini attivi.

Ma cosa significa fare Servizio Civile? Scopriamolo con la mini intervista a Stefania.

Perché hai scelto di intraprendere questo percorso formativo anche se non obbligatorio? 
«È un modo per sperimentare, fare esperienza e mettersi in gioco. Senza dimenticare che si tratta di un’ottima opportunità di crescita umana e professionale. Grazie a questa esperienza, ho la possibilità di mettere in pratica ciò che ho acquisito durante la mia formazione universitaria e conoscere maggiormente le dinamiche del Terzo Settore».

Di cosa ti occupi all’interno della cooperativa H&S?
«Da quando ho iniziato questa esperienza ho avuto la possibilità di svolgere diversi compiti. Ho ricoperto per esempio il ruolo di educatrice nei servizi di prima infanzia, di recupero scolastico ed ho supportato i minori allo SPRAR. Sono stata inserita anche in attività di progettazione educativa».

Da quando è iniziato il SCN, ti senti migliorata da un punto di vista di competenze e capacità? 
«Sì, grazie a questa esperienza ho acquisito nuove competenze da spendere nel Terzo Settore. Si tratta di un percorso che permette di interfacciarti con professionisti del settore e fornisce gli strumenti utili per costruire la propria crescita professionale. Senza dimenticare che tutte le persone conosciute, i bambini incontrati lungo il percorso e i volti delle famiglie a cui abbiamo dato assistenza mi hanno toccata umanamente, facendomi crescere anche da un punto di vista personale».

Progetti futuri?
«Dopo il Servizio Civile spero di continuare a lavorare in ambito socio-educativo in qualità di pedagogista. Mi piacerebbe continuare a studiare, frequentando il Master in Pedagogia Clinica, così da ampliare ulteriormente le mie conoscenze».

Ti piacerebbe continuare a fare volontariato? 
«Sì, assolutamente. Credo sia fondamentale che soprattutto i giovani si avvicinino a questo mondo, sviluppando forme di partecipazione attiva. Ritengo inoltre che sia opportuno valorizzare il ruolo che il volontariato ricopre nella nostra società, perché invita a riflettere, restare umani e comprendere che ognuno di noi, anche se in piccolo, è in grado di cambiare le cose».

“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.”  (Papa Giovanni Paolo II) 
#BuonaFortuna, Stefania!