Dopo aver conosciuto i sogni di Eugenia, le ambizioni di Stefania e i progetti di Zaira, completiamo il nostro “viaggio” con Alessia. È stato un viaggio per raccontare cosa significa vivere l’esperienza che cambia la vita. Cosa significa fare Servizio Civile.
Abbiamo raccontato 4 storie, 4 persone, 4 volontarie, che hanno scelto con impegno e responsabilità di iniziare un percorso formativo per abbracciare una nuova visione della società. Quella fatta dal prossimo, dagli ultimi, dalle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e dai bambini che hanno bisogno di ricevere messaggi di speranza.
Eugenia, Stefania, Zaira e Alessia hanno affrontato sfide quotidiane, superato ostacoli e si sono integrate con passione alle attività della nostra cooperativa.
A noi il compito di accogliere e formare ogni anno i giovani che decidono di sperimentare, mettersi in gioco e crescere attraverso l’esperienza di Servizio Civile. Un compito dove mettere in campo le nostre energie, la nostra professionalità e l’amore per le buone pratiche della cooperazione sociale, provando a rispondere ad alcuni requisiti scomodi per la comunità e le forze produttive.
Come smuovere la coscienza civile dei giovani? Come offrire loro esempi di cittadinanza attiva? Come guidare le nuove generazioni a innamorarsi della società e del prossimo?
Sono domande a cui cerchiamo di rispondere ogni anno, in ogni progetto promosso, perché consapevoli che i giovani, quelli contestati, quelli tormentati dalle loro scelte, hanno un bisogno estremo di essere accompagnanti verso un nuovo modo di vedere la società.
Con Alessia Breci, 26 anni, giovane laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche, completiamo il ciclo di interviste.
Fare servizio civile anche se non obbligatorio. Perché?
«Sono sempre stata interessata al mondo del volontariato e del Terzo Settore. Per me il Servizio Civile è stata una sfida da cogliere: un’occasione per vivere e toccare con mano esperienze di cooperazione sociale, mettendomi alla prova, superando i miei limiti e soprattutto imparando».
Quali le attività principali che svolgi?
«Con la cooperativa H&S sto svolgendo il mio percorso formativo grazie al progetto Crescere Insieme; occasione che mi ha permesso di offrire sostegno e supporto scolastico agli studenti (8-15 anni). Svolgo attività di tutoring, affiancamento nel corso di alfabetizzazione degli adulti allo SPRAR di Francofonte e supporto alle attività ludiche-ricreative per gli ospiti della struttura».
Ieri e oggi: ti senti cambiata da questa esperienza?
«Il Servizio Civile è un’esperienza unica, perché pone davanti i tuoi limiti, le tue paure e dubbi. Come uno specchio, aiuta a vederti dentro, spingerti oltre e aiutare il prossimo in maniera genuina. Con questa esperienza ho infatti acquisto consapevolezza delle mie capacità, delle mie competenze e delle sfide che potrei, da oggi in poi, affrontare con tenacia. Ho interagito con i bambini, con i migranti dello SPRAR e sono stati loro ad arricchire me stessa, rendendo questo viaggio un’altalena di emozioni e di crescita umana».
Cosa vorresti fare dopo l’esperienza di Servizio Civile?
«Il multiculturalismo è uno degli ambiti che più mi affascina. L’incontro di lingue, culture e mondi diversi mi appassiona tantissimo e per questo spero di costruire il mio percorso professionale attorno a questo settore. Sono consapevole che bisogna formarsi ancora, studiare e imparare tanto. Spero di frequentare master e corsi formativi che mi diano gli strumenti prima teorici e poi pratici per incrementare le mie competenze».
Mancano pochi giorni dalla conclusione del progetto. Cosa ti rimarrà di più da questa esperienza?
«Le storie di vita che ho ascoltato. Storie e percorsi non sempre facili, fatti di coraggio, scelte difficili ma tutte con lo stesso comune denominatore: l’amore per la vita. Conserverò soprattutto l’innocenza dei bambini e la vitalità dei giovani migranti. Sono loro che hanno arricchito questo mio viaggio verso una nuova visione nuova della società. Loro hanno smosso la mia coscienza civile, facendomi capire che aiutare il prossimo è un atto d’amore. Per questo motivo, vorrei continuare a svolgere volontariato. Ognuno di noi, anche in piccolo, potrebbe essere protagonista di un cambiamento, dove anche le piccole azioni si possono trasformare in grandi speranze».
“Differenze di abitudini e linguaggi non contano se i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti.” (J.K. Rowling).
#BuonaFortuna, Alessia